Sostenibilità

Gli interventi a favore della sostenibilità

Bonifica e dismissioni, trattamento dei rifiuti, riutilizzo dei materiali di recupero

Temi in primo piano:

  1. Bonifica delle coperture esistenti e degli stabilimenti dismessi
  2. Rifiuti
  3. GCR non produce scarichi idrici

Bonifica delle coperture esistenti e degli stabilimenti dismessi

Le coperture delle fabbriche di Maranello sono composte per la maggior parte da fibrocemento, per questo motivo GCR ha pattuito con il Comune di Maranello un cronoprogramma per il suo smaltimento: a partire dal 2020, con deadline fra 15 anni, Gruppo Cerdisa Ricchetti si impegna ad eliminare, smaltire e a sostituire progressivamente l’amianto dai suoi stabilimenti. Una spesa che si aggirerà attorno ai 9/10 milioni di euro.

Ultimamente sono stati rimossi e sostituiti 30 metri lineari di fibrocemento dal capannone delle terre, visibile dalla strada Pedemontana.
La rimozione consiste nel trattare l'amianto con un collante, quindi rimuoverlo portandolo in discariche specializzate; dopodiché si procede con la nuova copertura.

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Sempre riguardo alle coperture quest’anno sullo stabilimento 7, l’anno prossimo sullo stabilimento 3, verrà effettuata una consistente pulizia per eliminare gli sfridi presenti nelle gronde (eliminando il rischio che queste polveri possano spostarsi nelle giornate ventose). Un costo economico che ammonterà, nel suo complesso, a 700/800.000 euro.
Per quanto concerne invece gli stabilimenti dismessi di Gorzano (Mo) e Mordano (Bo) si concluderà quest’anno la completa bonifica dei siti.
In aggiunta, a Maranello, ogni anno GCR effettua un controllo dello stato delle coperture e delle fibre aerodisperse per la tutela dei lavoratori.

Rifiuti

GCR produce, come ogni industria ceramica, diverse tipologie di rifiuti, ma l’aspetto da sottolineare è che il 99% di questi stessi viene recuperato.
Più di 4.600 tonnellate di rifiuti prodotti nel 2020 e tutti recuperati tranne 18 tonnellate.
Alcuni materiali non diventano propriamente rifiuti poiché vengono recuperati e re-immessi nel ciclo produttivo: più di 600 tonnellate di fanghi (scarti derivanti da rettifica ad umido) e 3.000 tonnellate di scarti cotti di piastrella (che vengono macinati e reimpiegati nell’impasto).

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Percentuale di recupero negli impasti di produzione

Gruppo Cerdisa Ricchetti ha scelto di eliminare tutti gli impasti che non prevedevano l’utilizzo di materiale di recupero; ora tutti quelli rimasti sono composti da un 23%* di materia derivante da:

  • scarto crudo
  • materie prime inerti
  • polvere di scarto cotto (proveniente dalla linea di rettifica a secco)
  • scarto di rettifica ad umido
  • a fine macinazione, aggiunto – non in modo continuativo – un 3% ca. di scarto crudo sciolto in acqua derivante dalle aspirazioni in linea di smalteria.

* Nel 23% di scarto sono comprese le materie prime acquistate che sono composte anche da scarto riutilizzato.

box-scarti-cotti.jpgAppena acquistate due presse per la compattazione dei rifiuti di plastica, una presso il reparto scelta e una in magazzino: quest’ultima è sì leggera, ma particolarmente ingombrante e questo acquisto aiuta a diminuire la quantità dei suoi trasporti veicolari e quindi l’inquinamento dell’aria.

GCR non produce scarichi idrici

Presso la sede produttiva di Maranello abbiamo dei pozzi per prelevare l’acqua necessaria alle lavorazioni; le risorse idriche impiegate nella preparazione degli smalti e in linea di smalteria vengono tutte recuperate. Questo fa sì che non vengano prodotti scarichi idrici di alcun tipo. Ecco le nostre vasche di stoccaggio delle acque recuperate.

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