Studio Settanta7 racconta: un progetto green per il Liceo Scientifico "A.M. Enriques Agnoletti"
Dal concetto all’edificio, un approfondimento di una trasformazione architettonica innovativa.
Nel cuore della regione Toscana, un nuovo capitolo nell'evoluzione dell'istruzione si è materializzato attraverso un ambizioso progetto architettonico. Il Liceo Scientifico "A.M. Enriques Agnoletti" ha abbracciato l'innovazione e la sostenibilità, e per svelare il dietro le quinte di questa trasformazione, abbiamo parlato con gli esperti di Studio Settanta7, lo studio di architettura motore dietro questa visione di progetto all'avanguardia.
Come è nata l'idea di trasformare il Liceo Scientifico in un polo educativo green?
L'idea è sorta dalla partnership strategica tra la città metropolitana, i comuni di Sesto e Campi Bisenzio e la regione Toscana. Il vecchio edificio è stato ceduto alla farmaceutica per consentirne l'ampliamento, aprendo così la strada a un progetto ambizioso. Il nostro obiettivo era triplice: creare un centro di formazione all'avanguardia in un'area strategica, dotare la scuola di una struttura sicura e innovativa, e al contempo favorire la creazione di nuovi posti di lavoro.
Quali sono stati i principali pilastri del vostro progetto architettonico?
Abbiamo focalizzato la progettazione attorno a tre blocchi funzionali, con un occhio al reticolo urbanistico preesistente. La nostra sfida era armonizzare l'allineamento con la chiesa e l'orientamento est-ovest. Questo ha portato alla creazione di tre corti, spazi accoglienti che fungono da punti di accesso e accoglienza per gli utenti. Abbiamo adottato un approccio distintivo per i fronti dell'edificio: uno caratterizzato da vetrate ampie e aperte verso la comunità e un altro più rigoroso e funzionale per i laboratori universitari.
In che modo l'aspetto sostenibile è stato integrato nel progetto?
La sostenibilità è stata al centro della nostra concezione. L'edificio è progettato per ridurre i costi di gestione grazie a un consumo di energia estremamente basso. In effetti, il nuovo liceo è un edificio ad energia quasi zero (N-ZEB). Inoltre, ci siamo impegnati a minimizzare l'impatto sull'ambiente circostante, in un'area che un tempo aveva una vocazione agricola. La progettazione ha tenuto conto delle condizioni idrologiche locali per garantire l'invarianza idraulica.
Qual è stato il ruolo dei pavimenti in ceramica nei vostri design sostenibili?
I pavimenti in ceramica hanno giocato un ruolo chiave nella durabilità e nell'estetica degli spazi. Sono stati scelti in base alle necessità funzionali: tradizionale incollaggio su massetto per i laboratori scientifici e un sistema sopraelevato per le aule informatiche, entrambi con superficie ceramica Reden. Inoltre, i servizi, i bagni e gli spogliatoi sono stati rivestiti con elementi in gres Cinca Nova Arquitectura per dare vita a un mix cromatico che valorizza le diverse funzioni.
Qual è l'impatto che il nuovo Liceo Scientifico ha avuto sulla comunità?
Il nostro design ha considerato l'interconnessione con la comunità. Il sistema degli ingressi è stato pensato per ospitare attività extra-scolastiche, rendendo la struttura polifunzionale e aperta alla città. Ciò riflette l'approccio inclusivo e orientato al futuro che sta definendo il carattere di questa istituzione educativa.
Qual è il vostro messaggio per gli studenti che frequenteranno questo nuovo ambiente educativo?
Il nostro messaggio è di ispirare gli studenti a intraprendere un percorso di apprendimento entusiasmante all'interno di un ambiente all'avanguardia, progettato per nutrire la loro creatività, curiosità e successo. Siamo fiduciosi che questa nuova struttura creerà un ponte tra l'istruzione e il futuro, dando vita a menti illuminate e contribuendo allo sviluppo sostenibile della comunità di Sesto.